Vite a noleggio, la sharing economy ha fatto boom: iscritto 1 italiano su 5.
IN ITALIA UNA PERSONA SU 5 È ISCRITTA AD UN SERVIZIO DI SHARING MOBILITY. GREENVULCANO TECHNOLOGIES: «GRAZIE ALLA MICROMOBILITÀ ED ALLE NUOVE TECNOLOGIE LA SHARING ECONOMY HA FATTO BOOM IN ITALIA». A DIMOSTRARLO È L’ANALISI DEL MERCATO ITALIANO DELLA SHARING MOBILITY REALIZZATA QUESTO MESE DAL BIG PLAYER B2B DIETRO LE QUINTE DELLE MAGGIORI SOCIETÀ DI SMART MOBILITY.
Nel 2020 i servizi di condivisione di mezzi di trasporto sono aumentati vertiginosamente nel nostro Paese con ben 11.549.750 iscritti alla sharing mobility, se si considerano anche i 5.475.000 iscritti al car e scooter pooling. A mettere in evidenza questi dati è GreenVulcano Technologies (www.greenvulcano.com) basandosi sui dati della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e delle principali piattaforme di settore.
Il modo di muoversi in città sta cambiando. E sta cambiando anche grazie anche a GreenVulcano Technologies (www.greenvulcano.com)ed ai suoi nuovi algoritmi predittivi che consentono (tra l’altro) di trovare il veicolo giusto nel posto giusto al momento giusto e (soprattutto) di garantire la maggior sicurezza per ciascun spostamento, attraverso (ad esempio) il monitoraggio delle condizioni dei veicoli e degli stili di guida dei conducenti.
Ma come è cambiata la mobilità nell’ultimo anno? Ecco i numeri relativi al 2020 elaborati da GreenVulcano Technologies basandosi sul Rapporto Nazionale dell’ Osservatorio Sharing Mobility della «Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile» e sui dati diffusi dalle piattaforme che facilitano la condivisione di passaggi (ride sharing e pooling) sia in automobile che in scooter.
«I veicoli propriamente in sharing —escludendo quindi il pooling— in Italia sono oggi 80.423» sintetizza Claudio Ortenzi, senior analyst di GreenVulcano Technologies, azienda leader in Europa, accreditata ormai da anni quale player «B2B» dietro le quinte delle maggiori società di smart mobility, nonché uno dei laboratori di ricerca e sperimentazione più attivi del «made in Italy hi-tech» nei settori più svariati.
La flotta più consistente —al primo posto— rimane quella delle biciclette: 36.000 unità (di cui 5.413 bici elettriche) per complessivi 13 milioni di spostamenti nel 2020.
Ma il numero dei velocipedi è più o meno stabile da ormai 2 anni per cui il bike sharing verrà presto scalzato dai monopattini, il cui numero già ad oggi è salito a 27.150 unità, con un incremento del 554% rispetto al 2019, per complessivi 5 milioni di spostamenti contro i 3 milioni del 2019 ed i 989 mila del 2018.
In terza posizione troviamo le automobili che —sommando i veicoli free-floating che si prelevano e si lasciano ovunque e quelli station based che si prelevano e si lasciano in appositi spazi— sono 12.000, di cui 2.094 veicoli elettrici, con un incremento del 46% rispetto al 2019 e del 52% rispetto al 2018.
Gli scooter sono infine 5.273, la stragrande maggioranza dei quali (4.818) elettrici, con un numero di spostamenti anch’esso in crescita: 4 milioni contro 3 milioni del 2019 ed un milione del 2018.
Se consideriamo il numero degli iscritti abbiamo invece ancora al primo posto il car sharing con 3.565.750 iscritti (+48% rispetto al 2019), al secondo posto il bike sharing con 1.600.000 iscritti (+8% rispetto al 2019) ed in terza posizione lo scooter sharing con 609.000 iscritti (+45% rispetto al 2019).
Per ultimi i monopattini in condivisione con un numero di iscritti che GreenVulcano Technologies stima in 300.000 persone. Ma il servizio è praticamente partito solo quest’anno e sta rapidamente scalando gli indici di gradimento degli italiani.
Se poi sommiamo anche i 5.475.000 di utenti del car pooling e del seppure ancora poco diffuso scooter pooling, arriviamo a sommare 11.549.750 iscritti alla mobilità condivisa: praticamente quasi un italiano su 5.
La sharing mobility —insomma— è in crescita e fa da traino alla sharing economy italiana. Ciò che ha determinato il suo successo è certamente l’impiego della tecnologia e lo sviluppo di sistemi informatici realizzati ad hoc, come quelli sviluppati da GreenVulcano Technologies —non solo per le autovetture e i motoveicoli, ma anche per i monopattini, le hoverboard, gli skateboard e le biciclette— tutto all’insegna di spostamenti sempre più ecologici, agili e silenziosi per agevolare il più possibile la vita di tantissimi italiani.
«Secondo i dati della Commissione europea, gli italiani rimangono bloccati nel traffico 38 ore ogni anno. Praticamente perdiamo una settimana di lavoro bloccati in coda, per non parlare dei livelli di inquinamento generati dai veicoli accesi in questo lasso di tempo. Eppure oggi basta un’app e in pochi tap è possibile avere a disposizione il mezzo più idoneo per raggiungere la destinazione desiderata nella maniera più efficiente possibile, saltando anche le code» commenta Marco D’Ambrosio, responsabile del business development di GreenVulcano Technologies.
Con i suoi oltre 100 dipendenti ed un’esperienza consolidata in 20 anni di attività, GreenVulcano Technologies ha accompagnato negli ultimi 20 anni aziende di ogni dimensione verso la sharing economy, includendo colossi come Octo Telematics oppure eDriving, la cui mission è quella di aiutare oltre un milione di autotrasportatori a ridurre collisioni ed infortuni.
Ed ha aiutato anche moltissime startup che —grazie ad un partner B2B su innovazione ed integrazione a 360 gradi come GreenVulcano Technologies, forte nella capacità di affiancare altre aziende e di “supportarle da zero”— hanno saputo ideare nuovi modelli di business, riuscendo a fare leva su innovative piattaforme tecnologiche e su rivoluzionari algoritmi predittivi, per spingere —tra car sharing, car pooling, bike sharing e via dicendo— nuove forme di micromobilità ed inedite forme di utilizzo dei veicoli. Un fenomeno che sta ora cambiando il modo di pensare alla mobilità in tutto il mondo.