Mobilità condivisa: per i mobility manager e i decisori delle nostre città
Che cosa si intende per sharing mobility? Quali sono oggi le alternative all’uso dell’auto privata? È possibile integrare ai mezzi di trasporto pubblici quelli privati? Come gestire tale integrazione?
Pianificare viaggi su misura, anche in ottica di intermodalità dei mezzi, è diventata una prerogativa per i car rental e i costruttori di automezzi in sharing che intendono affrontare la transizione in atto.
Sebbene 9 cittadini su 10 - con una media di quattro volte a settimana - continuano a utilizzare i mezzi privati e a preferire l’auto di proprietà, in Italia - con Milano e Roma in testa - sta crescendo sempre di più l’uso di mezzi in condivisione. In entrambe le città, il servizio più usato è il car sharing senza autista (75% a Milano, 62% a Roma), seguito a Milano dal bike sharing (48%) e a Roma dal car sharing con autista (39%).
Per regolamentare tali servizi, lo scorso anno durante la Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility sono stati stipulati da una coalizione di enti e associazioni, guidata dall’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, gli Shared Mobility Principles for Livable Cities, principi ispiratori che riassumono il futuro della mobilità nelle città. Una mobilità sempre più multimodale e integrata, con veicoli della giusta taglia, condivisi e a emissioni zero.
Ciò ha un impatto non indifferente non solo sulla smart mobility delle città ma anche sulla loro sostenibilità. Secondo le stime più accreditate, entro il 2030, 2 miliardi di persone si trasferirà nei centri urbani, dove si concentrerà il 70% della popolazione e nel 2050 la popolazione urbana mondiale dovrebbe superare i 6 miliardi. Ecco perchè il futuro è nello sviluppo urbano sostenibile delle città, al punto che oggi possiamo parlare di mobilità elettrica e mobilità sostenibile.
Il Comune di Milano - ad esempio, come spiega Valentino Sevino, Direttore generale di Amat, l’Agenzia del Comune di Milano per mobilità, ambiente e territorio - “si è dotato del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, approvato definitivamente lo scorso novembre 2018, contenente le strategie e le linee guida sul futuro della mobilità milanese. Gli obiettivi? Ridurre la congestione, ridurre il tasso di motorizzazione, tagliare le emissioni”.
Cosa significa tutto questo?
Spostarsi in bicicletta, a piedi o in monopattino, preferire l’auto ibrida o elettricaa quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, scegliere mezzi (bici, scooter, autovetture) in condivisione o usarli in modo integrato per il percorso quotidiano sono solo alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città.
Gli spostamenti e ogni aspetto della quotidianità dei cittadini devono essere, quindi, facilitati mediante nuove strategie di sviluppo urbanistico e di efficientamento energetico. Anche le innovazioni tecnologiche svolgono un ruolo strategico in questo scenario.
“La nuova sfida per i policy maker di questo settore – dichiara in un articolo per EconomyUp Fabio Pressi, CEO di Infoblu – è la creazione di una intermodalità accessibile a tutti, adeguando i Piani Urbani alle esigenze emergenti e ripensando, anche con l’aiuto dei Big Data, la città come un insieme di reti di trasporto diverse ma interconnesse (…) A livello di amministrazione pubblica, centrale e locale – prosegue – sarà necessario emanare norme che favoriscano l’integrazione e l’interconnessione dei diversi sistemi di trasporto, attraverso strumenti certi, quali la condivisione dei dati (infomobilità) e l’apertura a soggetti terzi, dei sistemi di prenotazione e di pagamento (software Open con interfacce API)”.
Il ruolo di GreenVulcano nel settore della sharing mobility
Grazie all’esperienza decennale nel settore della mobilità, siamo in grado di offrire soluzioni per supportare gli attori che operano in questa filiera nella creazione di un sistema integrato per la gestione della flotta aziendale, oppure permettere a car rental e gestori di flotte stessi di mettere a reddito il proprio parco di mezzi per la mobilità.
Nello specifico, si tratta di una piattaforma cloud per la gestione e il controllo da remoto di veicoli per la mobilità in condivisione. Tramite la raccolta dei dati provenienti dai device installati sui veicoli è possibile migliorare l’operatività e implementare servizi in ambito mobility. Inoltre, rendiamo agevole il noleggio con soluzioni avanzate per l’onboarding e per i pagamenti sicuri in piattaforma, insieme a un ventaglio ampio di funzionalità.
“Le piattaforme esistenti di Mobility as a Service hanno spesso costi di personalizzazione elevati, sono incompatibili con un business in rapida crescita e, sebbene consentano la raccolta di dati eterogenei, non riescono a fornire alcuna analisi, previsione o utilizzo di questi dati - afferma Marco D’Ambrosio - Al contrario, noi abbiamo creato una suite completa di applicazioni e moduli integrati per rispondere alle esigenze legate alla transizione della mobilità.
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Che tu sia un mobility manager, un car rental, un produttore di veicoli, un assicuratore o un guidatore, vivi da protagonista la transizione verso il futuro delle nostre città sempre più smart e connesse.
Il gruppo GreenVulcano Tecnologies nasce nel 2001 da un’idea di Ciro Romano e Gianfranco Iannello, già consulenti per grandi realtà aziendali, italiane e non, quali Telecom Italia, BLU e Q8. l loro know- how è così confluito nella nuova realtà GreenVulcano creando una forte mission direttamente: impressa nel nome fin dal primo momento, ovvero coniugare […]
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